- Ti trovi in:
- Home ›
- Si può trasformare un negozio in abitazione?
Si può trasformare un negozio in abitazione?
15/03/2023
Molto spesso, può capitare di cambiare i propri piani e i propri progetti di vita: ma qualora si decidesse, è possibile modificare legalmente il proprio negozio in abitazione?
Cos’è la destinazione d’uso?
Ogni immobile, di qualsiasi natura esso sia e ovunque si trovi, ha una destinazione d’uso ben precisa: vale a dire che è registrato al catasto con una specifica funzione (abitazione privata, locale commerciale, locale agricolo etc).
La destinazione d’uso è importante per far sì che determinati criteri di sicurezza (ma anche di controllo, servizi o tassazione) vengano messi in atto, in base alla natura dello stabile.
Si può cambiare destinazione d’uso?
Poniamo il caso di avere un immobile con destinazione d’uso a locale commerciale, è possibile modificare la dicitura nel caso in cui si decida di interrompere l’attività e sfruttare, invece, l’immobile come abitazione privata?
In poche parole, sì, è possibile modificare la destinazione d’uso chiedendo un cambio presso il catasto e seguendo tutto lo svolgimento della pratica.
È bene ricordare che, qualora si decida di ignorare questi passaggi e “fare da sé”, significa portare avanti un abuso edilizio e per tanto commettere un illecito catastale.
Quali sono i passaggi da eseguire?
Tra i passaggi per trasformare un negozio in abitazione:
- In primis, è importante verificare se è possibile modificare la destinazione d’uso, in base al Piano Regolatore del comune ove si trova l’immobile.
- Il locale deve avere dei requisiti per essere modificato in abitazione (ad esempio, superfici minime, aspetti igienico sanitari, etc.).
- Occorre comunicare al catasto il cambio di destinazione d’uso, dal quale dipendono ad esempio le imposte ad esso collegate (come la nettezza urbana, ad esempio).
- Infine, vanno portati avanti tutti i lavori per garantire al nuovo locale un ambiente vivibile (allacci delle utenze, etc.).
E se il locale fosse in un condominio?
Se l’immobile in questione fosse inserito all’interno di un condominio, occorre solamente verificare se nel regolamento condominiale siano previste delle restrizioni a riguardo.
Infatti, se gli strumenti legali consentono un cambio d’uso e non sono presenti vincoli di natura civile, il proprietario del locale ha piena facoltà di modificare la sua proprietà come meglio crede, pur rispettando sempre i criteri imposti dalla legge urbanistica.