La casa tradizionale Giapponese: a cavallo tra tradizione e modernità, dai futon alla domotica.
16/03/2018
Quando pensiamo alle case giapponesi ci immaginiamo enormi grattacieli pieni di persone infilate in spazi angusti ma la realtà a tutti gli effetti è ben diversa: nei grattacieli risiedono quasi esclusivamente uffici ed esistono sì degli hotel, i cosiddetti capsula hotels, ma pensati principalmente per i business-men quando il lavoro non li fa rincasare. In Giappone quindi, la maggior parte delle case sono “normali” come nel resto del mondo, ci sono palazzoni, come in Occidente, ma anche tante tantissime case singole o a schiera, mai troppo alte e tanti quartieri residenziali dove a vie più commerciali si alternano zone di casette con giardino, magari un po' più piccole che in Italia.
Casa in Giappone tra futuro e tradizione.
Nel paese del Sol Levante troverete numerose belle villette monofamiliari con giardini ed orticelli, moderne e funzionali, con ampi spazi, su due piani, dove magari in talune parti si sono conservati i pavimenti di tatami o gli shoji (finestre scorrevoli), o alcune stanze sono divise da pareti scorrevoli (fusuma), o dove ancora oggi ci siede, in inverno, con le gambe dentro il kotatsu, uno scalidino nipponico, ma il resto è estremamente occidentale e molto più avanzato che da noi, interattivo e domotico.
Case nipponiche standard e su misura.
Anche in Giappone esiste l'edilizia popolare con case costruite dal comune e date chi ha più bisogno di un alloggio. A differenza che in Italia, chi vuole, in Giappone, può comprare la propria casa come si acquista un'automobile; ci sono infatti diverse ditte che costruiscono immobili e che propongono modelli di case (ad esempio anche la Panasonic vende i suoi modelli) e così, andando presso un “concessionario” di case, si ha l’opportunità di provarne vari tipi e di comprarne una con tutte le garanzie e le caratteristiche scelte in pochissimo tempo, al massimo qualche mese! la cosa più difficile sarà trovare un pezzo di terra edificabile. In questo periodo le principali multinazionali giapponesi che noi pensiamo vendano solo televisori e hi-fi, commercializzano case ecosostenibili a zero emissioni di co2, un po' come da noi si pubblicizzano le auto a gpl o metano!
Poche regole estetiche danno una città disarmonica, ma a tinte kawaii.
Camminando per strada, in zone dove i turisti non andrebbero, le case in Giappone, sono circondate da tanto verde, molto più di quello che possiate credere, parchi, giardini privati, orticelli urbani e veri campi di riso possono sorgere accanto alle unità abitative, che spesso nascono un po' a caso e diverse le une dalle altre in una disarmonia “kawai” dove il cielo è solcato dai fili dell'alta tensione, che nelle zone residenziali sono bassi e ben in vista.
Il 61% dei Giapponesi vive in case di proprietà, nelle grandi città il costo della terra edificabile è altissimo quindi le percentuali calano un bel po', diciamo attorno al 40%, mentre gli altri optano per l’affitto. Le case in Giappone, una volta considerate vecchie, vengono semplicemente abbattute e ricostruite pertanto una casa “usata” in Giappone costa molto, molto meno in proporzione che non da noi, rispetto al nuovo.
La casa tradizionale giapponese architettura al servizio delle esigenze tra minimalismo e semplicità.
La casa tradizionale giapponese è costruita su un’intelaiatura di pali e travi di legno su cui si inseriscono le pareti esterne, costituite da pannelli scorrevoli in legno e carta di riso che permettono di areare e ventilare i locali. Lo spazio interno è organizzato in modo semplice e con ampia flessibilità grazie all’utilizzo di pannelli e pareti scorrevoli che permettono di trasformarlo in base alle esigenze a alle ore del giorno: alla sera i materassi Futon e le trapunte vengono srotolati per preparare il letto e al mattino vengono riposti in appositi armadi per preparare lo spazio alla vita del giorno e trasformare quindi la camera da letto in soggiorno!
Fonte: viaggiappone.com